“PIER NARCISO MASI A SIENA: EMOZIONI E GRANDE MUSICA”
il cittadino online
SIENA. Le emozioni vibranti della grande musica di un pianista senese che il mondo ci invidia. Pier Narciso Masi torna a Siena ed è subito evento. Davanti la calda platea del Teatro dei Rinnovati, pieno all’inverosimile, il maestro Masi, alternando i pezzi solo a quellia quattro mani con l’ottima Alessandra Giovannotti (Tora Duo), ha dato vita a un concerto di quasi due ore dove con vibrante unicità, intensità e freschezza, interpretando tra gli altriBeethoven, Mozart, Schubert, Chopin. Il concerto, organizzato dall’Istituto di Alta Formazione Musicale di Siena Rinaldo Franci, che è stato in passato diretto dallo stesso maestro Masi, ha avuto come altro protagonista il pianoforte gran coda Steinway del 1920 appartenuto al conte Guido Chigi Saracini e appena restaurato dal Giangastone Checcacci. Dal sontuoso Mozart delle due prime sonate, la KV 521 in do maggiore per pianoforte a quattro mani, e la Sonata KV in do maggiore, interpretate con intensità tutta tipica di mani d’artista, fino a uno Schubert di grandi sensazioni, il concerto ha probabilmente raggiunto il suo apice con Beethoven. La Sonata quasi fantasia Op.27 in do diesis minore, con il celebre Chiaro di Luna, ha esaltato il pubblico coinvolgendolo nello spirito più forte della musica del grande maestro, ed ispirando una standing ovation. Tre i bis apprezzatissimi , da solo e in coppia con Alessandra Giovannotti, che hanno coronato degnamente una serata straordinaria. Tra i bis anche un Prokofiev, che su questo pianoforte suonò insieme a molti altri grandi maestri nel corso degli anni. Masi, notissimo nel mondo, dagli Usa al Giappone, e tornato a Siena dopo tanti anni, protagonista di storie di contrastato amore con la nostra città, che forse nel tempo ha compreso appieno la grandezza della sua musica, Pier Narciso, con la stessa modestia, scrive nel programma: ‘’Con profonda emozione mi accingo, da solo e con la collaborazione della mia Partner di Duo Pianistico, a vivere un programma volutamente “viennese’’ nell’intento di sottolineare la straordinaria cantabilità e bellezza di suono di questo mirabile strumento, il vero, autentico protagonista di questa serata di musica”. Durante la serata sono anche stati raccolti importantissimi fondi per un progetto di formazione orchestrale del conservatorio Rinaldo Franci, ‘’che trova difficoltà a realizzarsi in un momento di carenza di risorse per la cultura’’, come scrivono Anna Carli, presidente, e Antonio Anichini, direttore dell’Istituto.